Avrete notato anche voi come risulti vera quella diceria secondo la quale vi sia un’incredibile somiglianza tra cani e padroni.
Quante volte passeggiando lungo le vie del centro o attraverso giardini e parchi, vi sarà capitato di imbattervi in una meravigliosa coppia cane-padrone tra loro pressoché identici.
È incredibile, ma pare esserci davvero un legame in questo senso tra uomo e animale.
Può essere così anche tra cliente e avvocato?
Molte volte mi è capitato di seguire un cliente insieme ad un altro collega e, con il tempo, si verificava una sua evidente preferenza – dal punto di vista personale – verso uno dei due professionisti.
Ad un certo punto le comunicazioni venivano inviate solo a quell’avvocato (il “preferito”), così come le telefonate arrivavano ad uno (e sempre a lui), fino a raggiungere un rapporto quasi confidenziale.
Quando ero io il prescelto, mi capitava col tempo di raccogliere le confidenze del cliente che mi diceva “Con Lei parlo meglio, sa? Il suo collega mi rimprovera sempre. Lei è disponibile e più paziente”.
Può esistere una somiglianza tra il professionista e chi ne chiede il servizio?
Ovviamente non sto parlando di competenze, ma di personalità, affinità e aspetti caratteriali: esiste un avvocato giusto per ogni singolo cliente?
Forse se una persona ha un carattere tranquillo, anche il suo legale dovrà essere calmo e pacato.
Oppure no.
Meglio avere a che fare con un soggetto elettrico, rumoroso ed esplosivo (anche nel modo di vestire, magari)?
La risposta non è scontata come potreste immaginare.
Similes cum similibus? Non sempre è così, anzi.
Vediamo un esempio: la classica telefonata.
Il cliente chiama per avere chiarimenti (non sempre l’attività svolta risulta di facile comprensione) e riceve una risposta dal suo legale breve, secca e stringata.
Oppure può capitare l’avvocato che inizia un flusso di coscienza della durata di svariate mezz’ore in cui, innamorato della propria voce, non la finisce più di spiegare e ripetere (soprattutto ripetere) concetti ed elucubrazioni già lungamente esposte.
Sarà quello che voglio davvero?
È preferibile avere un avvocato che comunica ogni cosa che fa passo passo, che telefoni al cliente non appena la pratica “si muove”, o la cosa migliore è non saperne più nulla finché non si viene notiziati della conclusione della posizione o comunque di novità alquanto rilevanti?
“Caro Signor Tizio è arrivata la sentenza: Caio ha perso e dovrà pagarle tutto quanto, fino all’ultimo centesimo!”.
Per gestire una situazione complicata, che magari fa preoccupare fino addirittura a togliere qualche ora di sonno, un cliente può aver bisogno di un avvocato tosto, inattaccabile, capace anche di rimproverarlo, arginando tali preoccupazioni – se occorre – utilizzando toni bruschi e severi.
Alcuni, al contrario, per carattere si trovano meglio con un professionista che sia capace di ascoltarli e assecondarli nei propri sfoghi.
Altri ancora desidererebbero avere un legale che fa tutto quello che vogliono e dicono, seguendo la loro strategia (perché ovviamente trattasi di persone eccezionali che oltre al loro lavoro sanno fare anche quello degli altri, soprattutto l’avvocato) e che non potrebbero mai lavorare con un professionista che impone la sua linea.
Sostanzialmente non andiamo bene per tutti e tanti potenziali rapporti non riescono a nascere o a durare più di qualche settimana proprio a causa di queste insanabili e inconciliabili incompatibilità caratteriali e di approccio.
Per quanto riguarda la mia esperienza diretta, posso confermare che non tutte le tipologie di carattere sono compatibili con me e con il mio modo di lavorare.
Ritengo che con una persona troppo diversa, il rapporto professionale sarebbe alquanto difficile se non impossibile.
Per carità, se il servizio richiesto fosse di rapida realizzazione, non ci sarebbero problemi, ma ove servisse una prestazione per un lungo periodo, con necessità di fidelizzazione del cliente, allora sarebbe molto difficile.
La cosa positiva è che ormai riesco a capire molto rapidamente se ci potranno essere dei problemi con il soggetto che ho di fronte, così da regolarmi di conseguenza.
Voi invece come la pensate?
Come vi immaginate dovrebbe essere il Vostro avvocato?
Riservato o espansivo?
Sempre disponibile ed affabile o freddo e distaccato?
Sintetico o prolisso?
Drammaticamente realista e con i piedi per terra, oppure immaginifico e desideroso di andare oltre ai mondi conosciuto per tentare di ottenere il risultato migliore?
Insomma, uguale o diverso da voi?