La vicenda di rilevante interesse pubblico che riguarda il mandato di perquisizione eseguito dall’FBI (Federal Bureau of Investigation) nei confronti di Donald Trump, indagato per spionaggio, è un fatto ampiamente trattato dai mass media.
Il mandato di perquisizione è stato approvato da un giudice federale della Florida lo scorso 5 agosto.
Di seguito facciamo un focus su di una parte del testo del documento originale reso pubblico.
Proprietà da perquisire.
Ha riguardato i soli locali di 1100 S Ocean Blvd, Palm Beach, FL33480, ulteriormente descritti come resort, club e residence situati vicino all’incrocio tra Southern Blvd e S Ocean Blvd. È descritto come un palazzo con circa 58 camere da letto, 33 bagni, su una tenuta di 17 acri. I luoghi da perquisire comprendono l'”Ufficio 45″ (in riferimento al fatto che Trump è stato il 45° presidente statunitense), tutti i locali di deposito, e tutti gli altri locali o aree all’interno dei locali utilizzati o disponibili per l’uso da parte del personale di FPOTUS (che sta per ex Presidente degli Stati Uniti d’America) e in cui potrebbero essere conservati scatole o documenti, comprese tutte le strutture o edifici all’interno della tenuta. Non include invece le aree attualmente (vale a dire, al momento della ricerca) occupate, affittate o utilizzate da terzi (come i soci del club e resort e i loro ospiti) e non altrimenti utilizzate o disponibili per il personale del FPOTUS.
Proprietà da sequestrare.
Tutti i documenti fisici e le registrazioni costituenti prove, contrabbando, frutti di reato o altri oggetti posseduti illegalmente in violazione del 18 U.S.C. §§ 793, 2071 o 1519, c.d. US Espionage Act, compresi i seguenti:
a. Eventuali documenti fisici con contrassegni di classificazione, nonché eventuali contenitori/scatola (incluso qualsiasi altro contenuto) in cui tali documenti si trovano, nonché eventuali altri contenitori/scatola collettivamente conservati o trovati insieme ai suddetti documenti e contenitori/scatola;
b. Informazioni, comprese le comunicazioni sotto qualsiasi forma, riguardanti il reperimento, l’archiviazione o la trasmissione di informazioni di difesa nazionale o di materiale classificato;
c. Eventuali documenti governativi e/o presidenziali creati tra il 20 gennaio 2017 e il 20 gennaio 2021; oppure
d. Qualsiasi prova dell’alterazione, distruzione o occultamento consapevole di qualsiasi documento governativo e/o presidenziale, o di qualsiasi documento con contrassegni di classificazione.
Le violazioni contestate.
Nessuno dei tre reati su cui l’FBI indaga dipende dal fatto che i documenti siano stati declassificati. L’Espionage Act punisce con la reclusione fino a dieci anni chiunque conserva o divulga informazioni relative alla difesa nazionale che potrebbero essere utilizzate per danneggiare gli USA oppure gestisce malamente segreti relativi alla sicurezza.
Non è specificato quali documenti gli investigatori pensavano che Trump avesse conservato a Mar-a-Lago, né cosa hanno trovato gli uomini del Bureau. Ma la citazione nel mandato sul “recupero, archiviazione o trasmissione» di informazioni segrete offre un potenziale indizio per almeno una categoria dei file che l’FBI potrebbe aver cercato. Una possibile interpretazione di quella frase infatti è che si alludesse a comunicazioni crittografate.
Le altre due leggi invocate nel mandato non hanno a che fare con la sicurezza nazionale. C’è il Sarbanes-Oxley Act, varato dal Congresso nel 2002 dopo gli scandali finanziari in aziende come Enron, Arthur Andersen e WorldCom, che prevede la reclusione fino a 20 anni per l’atto di distruzione o occultamento di documenti «con l’intento di impedire, ostacolare o influenzare indagini o l’amministrazione» nell’ambito della giurisdizione federale.
La terza legge invece punisce il furto o la distruzione di documenti governativi con la reclusione fino a tre anni.
Qui in allegato trovi il mandato di perquisizione originale (in lingua inglese)